giovedì 24 novembre 2011

Milano, LibrInnovando


[A tutti i milanesi nativi e/o d'adozione che leggeranno questo post dico: vogliatemi bene lo stesso. Per farmi perdonare, la prima volta che scendete a Genova vi porto a mangiare un mix di farinata, torta di bietole e prescinseua e acciughe fritte che è la fine del mondo.]

Milano ti prosciuga, ti annulla, ti confonde nella folla. Sono arrivata in città da pochi minuti, non esco nemmeno dalla stazione centrale perché per scendere in metro si fa tutto lì, un paio di scale mobili e divento un puntino nella massa che cammina veloce e ti obbliga a tenere la destra.

Milano ti annebbia, ti annichila, ti annienta. Se vivessi a Milano probabilmente avrei un quasi lavoro e un quasi stipendio, visto che la culla di tutto ciò che il mio curriculum dice di me ha sede e radici qui.

In realtà sono troppo genovese per vivere senza mare, senza caruggi, senza cielo azzurro, senza montagne, senza case che non vanno oltre il quinto piano. Sono troppo genovese per non avere nostalgia di casa.

Ps. al tempo stesso essere qui è fondamentale più che mai. Meno di 24 ore a #LibrInnovando...

Pps. ve ne parlerò meglio nei prossimi giorni, ma la sottoscritta ha una sorpresa per voi qui...

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